''Questa indagine fa parte di una serie di ricerche rivolte a
ricostruire nei dettagli il fenomeno del recente ripopolamento delle coste
calabresi e della formazione delle marine. I primi risultati di tali ricerche
sono stati raccolti in una pubblicazione, riguardante la formazione di Praia a
Mare, edita dal Centro di Studi Economici per la Calabria, di Cosenza.''
L'indagine di cui si parla, 'Formazione e sviluppo di Cirò Marina', della Professoressa Maria
Luisa Gentileschi, è apparsa sulla rivista ‘Studi Meridionali’, III, 4, Roma 1970, p. 3-54. Quello che segue è il capitolo conclusivo, a carattere più discorsivo che scientifico, trattandosi di considerazioni finali. Il saggio della prof. ssa Gentileschi offre un valido spaccato della situazione di Cirò e Cirò Marina sul finire degli anni '60 del secolo scorso. In esso sono numerosi i richiami all'opera di G.F. Pugliese, come è giusto che sia. Tra l'altro, detto en passant, più mi addentro nella storia dei due comuni psicronei, più mi rendo conto di quanto la storiografia non solo locale sia debitrice alla 'Descrizione...'.
Credo che leggere questo capitolo, che riproduce una situazione in essere di ormai quasi mezzo secolo fa, possa essere uno stimolo per considerazioni le più disparate, da quelle nostalgiche a quelle più propriamente sociali.
In fondo è la Marina che conosco, quella dove torno - da trentacinque a questa parte - più o meno come un fantasma.
8. - Differenze
economico-sociali tra Cirò e Cirò Marina.
L'indagine di cui si parla, 'Formazione e sviluppo di Cirò Marina', della Professoressa Maria
Luisa Gentileschi, è apparsa sulla rivista ‘Studi Meridionali’, III, 4, Roma 1970, p. 3-54. Quello che segue è il capitolo conclusivo, a carattere più discorsivo che scientifico, trattandosi di considerazioni finali. Il saggio della prof. ssa Gentileschi offre un valido spaccato della situazione di Cirò e Cirò Marina sul finire degli anni '60 del secolo scorso. In esso sono numerosi i richiami all'opera di G.F. Pugliese, come è giusto che sia. Tra l'altro, detto en passant, più mi addentro nella storia dei due comuni psicronei, più mi rendo conto di quanto la storiografia non solo locale sia debitrice alla 'Descrizione...'.
Credo che leggere questo capitolo, che riproduce una situazione in essere di ormai quasi mezzo secolo fa, possa essere uno stimolo per considerazioni le più disparate, da quelle nostalgiche a quelle più propriamente sociali.
In fondo è la Marina che conosco, quella dove torno - da trentacinque a questa parte - più o meno come un fantasma.
I
comuni interessi economici e le parentele fanno un tutto abbastanza omogeneo
dei due paesi, che si è detto, distano l'uno dall'altro solo pochi chilometri e
sono collegati da una buona strada asfaltata. Il movimento di manodopera, gli
spostamenti di nuclei familiari, la necessità di certi servizi disponibili
soltanto in uno dei due paesi, rendono molto frequenti i rapporti tra gli abitanti
e hanno portato ad un notevole grado di integrazione. Tuttavia è possibile
rilevare alcune differenze di carattere economico e sociale.
Il
centro di Cirò, essendo il più antico e fino a pochi anni fa il più importante,
è dotato di alcuni servizi di rilievo, come la Pretura, l'Ufficio del Registro,
l'Ufficio Distrettuale delle Imposte, l'Ufficio del Catasto, uno sportello
bancario. Nessuno di questi uffici è stato trasferito al centro marino,
nonostante siano state avanzate proposte in questo senso. Però tutte le nuove
iniziative sono state attuate a Cirò Marina, dove, negli ultimi anni sono stati
aperti due sportelli bancari, una clinica privata, due cinema, un circolo
culturale, e, nei pressi dell'abitato un impianto di tiro a volo e un campo
sportivo. L'attrezzatura ricettiva, inesistente a Cirò, si è ovviamente sviluppata
nella marina, dove nel 1966 erano in funzione un campeggio, un albergo,
due stabilimenti balneari, cinque ristoranti, due colonie marine.
Lo
sviluppo commerciale naturalmente è stato molto più forte in marina, dove,
tra il 1963 e il 1966, il numero delle licenze commerciali è più che
raddoppiato. La differenza di qualità tra i negozi dei due comuni è pure
notevole: Cirò Marina possiede negozi in grado di offrire beni di uso non
comune, come mobili, elettrodomestici, abiti confezionati, fiori. Nella
categoria dei commercianti gli spostamenti dal centro alto al centro basso sono
stati scarsi. Quindi, per vari aspetti, Cirò ha perso quella posizione di
rilievo che aveva in passato nei confronti della marina e dei centri
viciniori.
La
struttura dell'occupazione a Cirò rivela una situazione di maggiore
arretratezza economica rispetto a Cirò Marina. Su 100 attivi la ripartizione
tra le diverse categorie di attività nel 1961 era la seguente:
Agricoltura
|
Industrie e costruzioni
|
Altre attività
|
|
Cirò
|
68,3
|
4,8
|
12,7
|
Cirò
Marina
|
53,9
|
7,8
|
18,7
|
Inoltre Cirò registra un minor peso di popolazione non attiva (52,3%) di
fronte a Cirò Marina (58,3%), ma solo come conseguenza della più scarsa
popolazione infantile. I pensionati sono invece proporzionalmente più numerosi
a Cirò (15,4% della popolazione non attiva) che a Cirò Marina (8,3%). Anche la
popolazione temporanea assente dal comune era nel 1961 più numerosa a Cirò
(11,7% della popolazione residente) che a Cirò Marina (6,1%).
La
ripartizione della popolazione per classi d'età mette in evidenza un certo
grado di senilizzazione del comune più antico:
Fino a 14 anni
|
14-21
|
21-30
|
30-40
|
40-50
|
50-60
|
60-70
|
oltre
|
tot
|
|
Cirò
|
32,9
|
11,6
|
12,5
|
13,0
|
9,9
|
8,5
|
6,1
|
4,9
|
100
|
Cirò
Marina
|
36,3
|
1,2
|
14,1
|
13,2
|
8,8
|
6,4
|
5,3
|
3,0
|
100
|
Il
livello dell'istruzione, desunto dal censimento del 1961, non è molto diverso
nelle due circoscrizioni:
laureati
|
diplomati
|
Lic.
media inferiore
|
Licenza
Elementare
|
Alfabeti
senza titolo di studio
|
analfabeti
|
totale
|
|
Cirò
|
0,6
|
1,5
|
2,7
|
40,1
|
28,1
|
26,8
|
100
|
Cirò Marina
|
0,5
|
1,8
|
3,1
|
34,9
|
34,0
|
25,3
|
100
|
Bisogna
dire però che l'abitazione e il luogo di lavoro dei professionisti - diplomati e
laureati - sono principalmente in marina e che i trasferimenti nel centro
basso nell'ambito di questa categoria sono stati e continuano ad essere molto
numerosi; la popolazione in espansione, la maggior vitalità economica e
circolazione di denaro della marina creano un più vasto giro di
attività.
Anche
il quadro sociale presenta differenze evidenti. Trasferitisi nel centro
costiero i grossi proprietari e i professionisti, il centro alto è oggi abitato
soprattutto da piccoli proprietari, artigiani, braccianti. La popolazione
conserva ancora alcuni aspetti della mentalità feudale, che si esprimono nella
deferenza verso le famiglie più in vista e nel clientelismo politico. Nella marina
invece si è affermato un modo di vita relativamente più moderno e più
libero, che si manifesta in una certa spontaneità dei rapporti sociali. Vi è un
certo dinamismo economico; la tendenza al risparmio, fortissima, si traduce
soprattutto nell'acquisto di un appezzamento di terreno vitato, che rappresenta
un reddito sicuro. Lo spirito di iniziativa è dimostrato dal fatto che le
intraprese locali sono tutte dovute a gente del posto, ad eccezione del
campeggio, realizzato da toscani. Gli imprenditori sono i detentori del
capitale, cioè i proprietari terrieri medi e grandi, che hanno saputo valorizzare
con intelligenza le loro terre e sfruttare le condizioni particolarmente adatte
alla viticoltura. Su questa si è basato lo sviluppo economico e demografico
della marina nel secondo dopoguerra, sviluppo cui ha ampiamente
contribuito la categoria dei piccoli proprietari, per i quali la coltura della
vite era una tradizione secolare.
Nessun commento:
Posta un commento