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mercoledì 28 gennaio 2015

§ 145 280115 D. De Bartolo: Lilio copiò il calendario? Vizza smonta la tesi... da ''Il Crotonese''.

Sempre fidando nella benevolenza dei detentori del copyright, che in questo caso appartiene a 'Il Crotonese' e alla autrice dell'articolo, Delia De Bartolo, mi pregio di segnalare queste due pagine apparse sulla testata giornalistica citata. E' solo un anticipo di quanto mi prefiggo di scrivere a proposito della disputa tra l'amico Francesco Vizza e gli studiosi dell'ateneo salmantino, disputa alla cui insorgenza non sono del tutto estraneo... infatti ricordo con piacere la reazione di 'Ciccio', questa estate sulla spiaggia di Madonna di Mare, quando gli ho fatto presente l'esistenza in rete di alcuni scritti, che definirei 'sottilmente malevoli', relativi al nostro Lilio. 'Sottilmente malevoli' è forse eccessivo, ma che certe supposizioni e deduzioni della professoressa Ana María Carabias Torres siano di parte, questo mi sembra inconfutabile. Ne riparleremo. E parleremo, spero presto, dell'ultima - ma solo in ordine di tempo - fatica del professor Vizza, cioè di quell'enorme lavoro sulla vita e l'opera di Giano Lacinio che tante fatiche addusse al buon Ciccio...
In chiusura, ricordo il link de ''Il Cirotano' che già si era occupato di questa 'garbata querelle internazionale', e dico garbata in quanto gli studiosi citati sapranno venire a capo, con garbo, appunto, delle asperità incontrate nei loro lavori di ricerca.
http://www.ilcirotano.it/2015/01/02/luigi-lilio-accusato-di-avere-copiato-la-riforma-del-calendario/

sabato 24 gennaio 2015

§ 144 240115 M. Amari, quando gli imperatori non combattevano per procura: la battaglia di Capo Colonna.

   La cosiddetta 'battaglia di Capo Colonna', svoltasi nel 982, vide fronteggiarsi le forze dell'imperatore Ottone II, alleato dei Bizantini, e quelle dell'Emiro di Sicilia. Dopo alterne vicende e fortune, l'imperatore, scampato alla cattura, risalì in tutta fretta la penisola, mentre Abu-l-Kasem addirittura perse la vita in quel 13 luglio 982 in cui, comunque, la fortuna arrise alle truppe musulmane, pur risultando esiziale per il loro comandante.
   L'accorrere di un imperatore e di un emiro sulle rive del medio Ionio fa pensare all'importanza strategica allora rivestita dalle terre percorse da quelle genti in armi. E credo che questo dato, in tutta la sua semplicità o banalità la dica lunga sull'importanza che le nostre terre sono andate smarrendo nei secoli. Detto molto semplicemente... a quale imperatore verrebbe oggi in mente di rischiare la propria vita combattendo in una terra tenuta in disparte dalla storia? Domanda retorica ed oziosa, quanto inutile, lo so... Forse bisognerebbe ridare la giusta importanza, ad esempio, a personalità come quella di San Nilo da Rossano, e ripercorrere la storia della presenza basiliana in Calabria, per comprendere il ruolo di Rossano in questa vicenda... e non rassegnarsi sempre ai ritagli marginali che la storiografia ufficiale assegna alle nostre contrade, chissà...
   Per la cronaca, la battaglia è contesa, dagli storici, tra capo Colonna e Stilo (il cui nome di derivazione greca significa appunto 'colonna'), ma la sostanza delle cose cambia poco, credo.
Da ''Michele Amari, Storia dei musulmani di Sicilia, volume II, dall'edizione fiorentina di Le Monnier, 1858''. 

 

domenica 4 gennaio 2015

§ 141 040115 U Rutiliu: Rutilio Benincasa, un astronomo ad ogni costo.

Cambio di intestazione: ''Dìcica...'', si dice, forse, che...

Salvatore Spiriti, nella sua 'Memoria degli scrittori cosentini' (1750) diceva:




Ma insomma, forse vi domanderete, 'sto Rutilio ne sapeva o no di astronomia? Visto che nel volume dell'Accattatis il Benincasa è trattato a non molte pagine di distanza dal nostro Lilio... fate voi.
Da una delle edizioni 'curate' da Ottavio Beltrano: