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martedì 25 febbraio 2014

§ 062 250214 Plinio, Isole omeriche davanti a Capo Lacinio.



Quello seguente è il passo della ‘Storia Naturale’ di Plinio il Vecchio, in cui si tratta delle isole della Crotoniatide. L’autore di quella ‘enciclopedia’ che è la ‘Storia Naturale’ non è che fosse proprio un vecchio bacucco incartapecorito… su quei 37 libri di cui l’opera consta, tanti scienziati e studenti si sono ingobbiti e scervellati nel tempo, quindi…Lo stralcio è ricavato dalla Edizione Einaudi1982, diretta da Gian Biagio Conte, libroIII, Europa I, pag. 432-433. Ho modificato la numerazione delle note.

95.96.97 (15) Da Locri ha inizio la base meridionale dell'Italia, chiamata Magna Grecia; essa si ritrae a formare tre golfi nel mare detto Au­sonio, perché per primi ne furono padroni gli Ausoni. La base del­l'Italia, secondo Varrone[1], si estende per 86 miglia, mentre la mag­gior parte degli autori crede che essa misuri 75 miglia. Lungo la sua costa sono moltissimi fiumi, ma degno di menzione, a partire da Locri, è il Sagra; seguono i resti della città di Caulonia, Mustie, Castro Consilino e il Cocinto, che alcuni ritengono il promontorio più lungo d'Italia[2]. Poi il golfo e la città di Squillace, detta Scilaceo e Scillezio dagli Ateniesi quando la fondarono; in corrispondenza di questo luogo si trova, dall'altro lato del Bruzio, il golfo Terineo; si forma così una penisola, e sull'istmo è il porto chiamato Castra Hannibalis. In nessun punto l'Italia è più stretta la larghezza è di 40 miglia —; per questo motivo Dionisio il Grande[3] voleva aggiungere alla Sicilia la penisola di cui ho parlato, tagliandola all'altezza dell'istmo. I fiumi navigabili in questa zona sono il Carcino, il Cro­talo, il Simeri, l’Aroga, il Tacina; all'interno è la città di Petelia, e il monte Clibano; segue capo Lacinio[4], davanti al cui litorale, 10 miglia al largo, sono l'isola dei Dioscuri e l'altra, di Calipso (quel­la, si pensa, che Omero[5] chiamò Ogigia); e inoltre Tiri, Eranusa e Meloessa. Secondo Agrippa[6], capo Lacinio dista 70 miglia da Caulonia.
   Da capo Lacinio ha inizio il secondo golfo dell'Europa, che de­scrive un ampio arco ed è delimitato dagli Acrocerauni nell'Epiro, che distano 75 miglia da capo Lacinio. Cominciando a risalire questo golfo si incontrano la città di Crotone, il fiume Neto, la città di Turii, posta tra i due fiumi Crati e Sibari; presso il Sibari sorgeva la città omonima….


(15) A Locris Italiae frons incipit, Magna Graecia appellata, in tris sinus recedens Ausonii maris, quoniam Ausones tenuere primi, Patet LXXXVI (miglia), ut auctor est Varro; plerique LXXV (miglia) fecere. In ea ora flumina innumera, sed memoratu digna a Locris Sagra et vestigia oppidi Caulonis, Mustiae, Consilinum castrum, Cocynthum, quod esse longissimum Italiae promunturium aliqui existimant. Dein sinus et oppidum Scolacium, Scylaceum et Scylletium Atheniensibus, cum conderent, dictum, quem locum occurrens Terinaeus, sinus paeninsulam efficit, et in ea portus qui vocatur Castra Hannibalis, nusquam angustiore Italia: XL p. latitudo est; itaque Dionysius maior intercisam eo loco adicere Siciliae voluit. Amnes ibi navigabiles Carcinus, Crotalus, Semirus, Arogas, Thagines, oppidum intus Petelia, mons Clibanus, promunturium Lacinium, cuius ante oram insula x a terra Dioscoron, altera Calypsus, quam Ogygiam appellasse Homerus existimatur, praeterea Tyris, Eranusa, Meloessa. Ipsum a Caulone abesse LXX (miglia) prodit Agrippa.
   A Lacinio promunturio secundus Europae sinus incipit, magno ambitu flexus et Acroceraunio Epiri finitus promunturio, a quo abest LXXV (miglia). Oppidum Croto, amnis Neaethus, oppidum Thuri inter duos amnes Crathim et Sybarim, ubi fuit urbs eodem nomine.


[1] Ancora una volta Varrone è citato come fonte per le misurazioni.

[2] In realtà punta Stilo - l'antico promontorio Cocinto - non ha affatto grandi dimen­sioni.

[3] Si tratta del celebre tiranno di Siracusa {432-367 a. C.).

[4] Tuttora, sul capo Colonna, si possono vedere i ruderi del tempio di Era Lacinia, il cui nome ricorda quello antico - Lacinio — portato da capo Colonna.

[5]Cfr. Odissea VII 244; gli antichi erano molto incerti sull'ubicazione dell'isola di   Ogigia..

[6] Fr. 10 Riese; cfr. par. 8, nota 1.

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