Quella che segue è una disamina, sommaria alquanto ma esplicativa comunque, dello stato delle ferrovie (e dei trasporti in generale) in Calabria a far data 1958, anno di pubblicazione del volume utilizzato come fonte, curato dal 'Centro di analisi di opinione pubblica e mercato' ed edito da Franco Angeli, Milano.
Oggi certamente le cose sono cambiate, ma come, in che misura?
Probabilmente non si può lavorare solo sul 'valore assoluto' delle infrastrutture, cioè di opere di una portata quasi a sé stante, ma bisogna che si realizzino opere di largo respiro, che possano traghettare (!) questa nostra terra e la sua gente verso condizioni di vita 'normali', almeno 'normali', non dimenticando che esistono già da un po' di tempo delle Calabrie che viaggiano a differenti velocità, non solo metaforicamente.
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