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venerdì 18 ottobre 2019

§ 340 181019 L. Siciliani, 'Giovanni Francica', capitoli V e VI.

Per questa puntata doppia razione, dedicata ai quei 'capitosti' di visualizzatori, nonché potenziali lettori, di questo romanzo, ben 45...! Non disperate, sono 24 capitoli, 323 pagine, nell'edizione 'milanese' del Quintieri, 1910, mentre nel mio rifacimento grafico sono solo 113: con questa 'puntata' arriviamo a pagina 43, quindi, un altro sforzo, e poi, se vi interessa leggere... adduv c'è gustu un c'è perdenza!
Cià,
Catàuru.












lunedì 14 ottobre 2019

§ 339 141019 L. Siciliani, 'Giovanni Fràncica', cap. IV.

Nonostante il ferreo ostracismo decretato da molti 'cirotani di terra e di mare' nei miei confronti, continuo nel mio intento, o progetto, e forse 'visione'. Non è facile destreggiarsi in mezzo ai mulini a vento o attendere la rotta in un oscuro scenario pirenaico, ma chi ama il Chisciotte o l'Orlando -quando non entrambi- non ha certo paura del giudizio non fondato su dati ma solo su amicizie e convenienze, né tampoco teme gli inciampi, le miserabili trappole tese lungo il cammino che porta alla realizzazione di una idea. Ci vuole altro, ben altro...
Capisco che la mia voce, o semplice virtuale presenza, possa dare fastidio a quanti vorrebbero ridurre la conoscenza e lo studio della cultura locale a materia essoterica, per 'amici' e 'amici degli amici', ma non posso esimermi dal continuare, senza nulla chiedere a nessuno, in assoluto silenzio e anche disdegno verso ben identificabili individui. 
Purtroppo ho redatto un vocabolario del cirotano, sostenuto e aiutato dai tanti iscritti al gruppo 'Note di dialetto cirotano', composto da centinaia di persone, tra le quali molte mi hanno significato sincera stima e affetto, pur coabitando, nel gruppo medesimo, con altri personaggi animati da intenti diametralmente opposti. La cosa incredibile è che sembra che l'apparizione del 'Repertorio lessicale della parlata di Cirò e della Marina', che risale al novembre 2017, abbia potuto dare fastidio, ed il volume essere non già accolto, ma addirittura ignorato e rifiutato come se mai fosse stato pubblicato: a me questo non interessa, non mi tocca, quello che ho fatto non era destinato, in un certo senso, al mio presente personale, ma al prossimo, a chi vorrà servirsene (non oso dire 'farne tesoro', me ne guardo bene), quale testimonianza di una forma dialettale, di un modo di parlare che ha avuto un suo senso in questi luoghi che si chiamano, attualmente, Cirò e Cirò Marina, tutto qui. Dell'arrivare a ferirmi con offese che mi giungono per interposte persone non saprei cosa dire: testimoniano di una piccolezza morale che non merita considerazione, almeno non da parte mia. Certo, fino a quando ho pubblicato mie ricerche sul lessico 'alecino' e sulla storia locale andava tutto bene, era una vera comodità, una fonte, per buona o cattiva che fosse, alla quale attingere, senza troppa fatica e senza nulla dover riconoscere allo scrivente, allora come oggi, nemmeno una citazione, della quale non saprei cosa farmene, a dire il vero. 
Comunque, basta lagna e passiamo al quarto capitolo del 'Giovanni Francica'... la strada è ancora lunga, fino alla XXIV puntata, e siamo solo alla quarta.
Ah, dimenticavo, per la crònica (cirotanamente intesa), la seconda edizione del 'Repertorio lessicale cirotano', se mi deciderò a farla pubblicare, è quasi pronta, sono solo seicento paginette fitte fitte corpo carattere 10,5... bazzecole, per il Chisciotte o per il buon Orlando.










domenica 13 ottobre 2019

§ 338 131019 L. Siciliani, 'Giovanni Francica', capitolo III.

Personaggi e interpreti del II capitolo:
Sofia Fráncica;
Sua madre, donna Filomena;
Istitutrice (di Sofia) napoletana 'grassa e pacifica';
I fratelli Pietro e Giovanni Fráncica (Sofia Francica 'dei suoi due fratelli, Pietro e Giovanni, por­tava odio ed affetto al primo, per la lunga consuetudine di vita durata con lui, ammirava ed adorava il secondo, quasi sempre lontano, senza perfettamente capirlo);
Nicodemo Nìcito;
Lucrezia, una donna attempata, che dopo essere stata molti anni al servizio dei Nìcito era passata a quello dei i Fráncica;
Don Fran­cesco Antonio Nìcito, padre di Nicodemo e indicato come 'il padrone grande';
donna Mariangela Fráncica, 'l’ultima superstite delle vecchie generazioni della famiglia, la sorella del nonno di Sofia';
don Pasquale Chiaromonte, il medico;
l’arciprete;
Donna Ottavia Serleto;
una stretta parente dei Fráncica;
Giuseppe Serleto, il parente più prossimo, discendente da un bastardo dei Fráncica;
Michele Perrotta, l’amico più intimo;
Fran­cesco Murge, un altro degli amici di Pietro;
il fattore dei Nìcito;
don Mattia Casópero.