Donne mie... e masculìddi miei, leggete e rendetevi conto... rendetevi conto di quanto sia imprescindibile e importante (ancorché fastidioso) leggere libri di tale fatta: come direbbe l'anonimo autore del Làzaro de Tormes 'non vi è libro, per gramo che sia (uso un barbarismo padano - 'barbarismo' è termine tecnico, of course...), che non abbia in sé qualcosa di buono'... questo libricino ha delle ottime 'cose', delle quali mi limito a segnalarne un paio: la prima è che introduce in quell'incredibile, fantastico mondo di autoproclamati discendenti di celti e druidi (con due 'i'...), qui in versione 'rosa'; la seconda qualità è che il volumetto in oggetto si presta perfettamente, dopo rigoroso esame, ad essere utilizzato come zeppa, in caso di dislivelli nel pavimento o di sopraggiunte zoppie di gambe di tavoli o sedie... altri usi non ne vedo. Anzi no, un aspetto interessante c'è, per chi ama lingue e dialetti, ma è riservato a chi i dialetti li ama prescindendo dalla spocchia e dall'appartenenza al ceppo che li utilizza.
Passo ad esporre le pagine iniziali e finali dell'elaborato in oggetto, postandole sotto forma di immagini, tanto per ribadire che non ho alterato la natura dei testi della sua autrice, Nicoletta Bresciani, insegnante... La casa editrice è 'Stampa Alternativa'. La cosa che più mi reca dispiacere è l'offesa portata alle tantissime e splendide donne del nord d'Italia, che certamente non meritano e non apprezzerebbero mai trattamenti e suggerimenti - anzi, suggestioni - del genere. In verità continuo a sperare che si tratti di una goliardata.
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