Ho trovato questo poesia, che ritengo scritta in dialetto siculo occidentale (oserei azzardare di Partanna), su una pagina fb e ne sono rimasto subito colpito. Immediatamente l'ho tradotta e, col permesso dell'autore, la ripropongo qui. E' un testo bello e profondo, e, per chi ama i dialetti, anche ben congegnato e di belle consonanze. Oltre alla poesia in quanto tale, mi ha colpito il lessico presente nei versi, che è straordinariamente vicino, quasi combaciante, con quello cirotano. E' una mia vecchia teoria, questa, ma siccome non ho titoli a supporto, non perdo nemmeno tempo ad esporla: chi mi conosce capisce, e mi dà pure ragione... come si fa con i fessi!
Per la cronaca, di parole difficili ne ho trovate tre: soccu, cantia e sfrazziati, questo a sostegno della tesi alla quale prima ho accennato.
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