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martedì 9 maggio 2017

§ 282 090517 Delle 'Epistolae' di G.T. Casopero.

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71.0.2 A. Piromalli, Gian Teseo Casopero.
91.2 ''Magno son io di nome et di costumi'': Casopero, Santa Severina, Venezia... e Lilio.
95.1 G. Cianflone, Un poeta latino del XVI secolo Giano Teseo Casopero i suoi amici - i suoi tempi.
La traduzione che qui si presenta costituisce solo una tappa di avvicinamento all'opera del Casopero, essendo un punto di una mappa più complessa, attraverso la quale indagare l'ambito culturale e sociale cirotano di quel piccolo 'siglo de las luces' che è stato per Cirò il XVI secolo: avremo modo, spero, di scoprire molto altro, tramite le Epistolae, le Sylvae, gli Amores...
Nota previa: nella traduzione, l'epistola casoperiana risulta indirizzata a tale Ambrone Arcade; oso timidamente - non essendo il sottoscritto un traduttore - suggerire la lezione 'Ambrogio' o 'Ambrosio', nome che peraltro appare anche nel testo medesimo. Se poi quell'arcade con iniziale minuscola sia un cognome o un appellativo generico o forse scherzoso o gergale, non saprei dire. E infatti non dico, ma annoto solo che le epistole ad Ambrosio sono due ed in entrambi i casi, nel titolo, arcadi è scritto con iniziale minuscola; se poi si tiene conto che a quell'epoca vi era un uso sovrabbondante, rispetto ad oggi, delle maiuscole iniziali, a maggior ragione credo di non sbagliare traducendo il titolo con Epistola all'arcade Ambrosio (per inciso, lo stampatore delle Epistole usa le maiuscole con i nomi e i cognomi, nel resto del testo).




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