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giovedì 19 dicembre 2013

§ 021 191213 Teresa Gravina Canadè: I crustuli, da 'Una calabrese in cucina'.


  Quella che segue è la ricetta dei 'crustuli', i dolcetti natalizi molto diffusi a Cirò Marina e dintorni. Le note sono tratte dal volume 'Una calabrese in cucina' (Rubbettino editore) in cui la coriglianese Teresa Gravina Canadè esprime il proprio valore di linguista (vedere le note ai testi) e di esperta di cucina: è un libro 'serio' e godibile, a differenza di altra paccottiglia, a firma anche di docenti universitari che pensano che basti un titolo per poter parlare di tutto o quasi... non faccio nomi, non ne vale la pena, tutto sommato è quasi Natale...
   Aggiungo che, se la memoria non mi inganna, da bambino ho assaggiato i crustuli preparati secondo il 'rito' più antico riportato in chiusura della ricetta, e chiudo sottolineando che tra l'aspetto linguistico e quello gastronomico non saprei quale prediligere: la Gravina Canadè esprime con semplicità, quasi con stringatezza, tutta la sua conoscenza linguistica, rendendola non solo fruibile ad ogni tipo di lettore, ma addirittura godibile, con quel retrogusto - visto che siamo in tema di palato e palatali - di scoperta e riscoperta di parole e usi purtroppo spesso in via d'estinzione.
Quarta di copertina del libro: Migliorini, Contini, Devoto... musica!

 Da notare il modo in cui è scritta la vocale finale di 'crustule', cioè quella specie di 'e' capovolta, che secondo il mio modesto parere indica una 'schwa', cioè una 'e' pochissimo pronunciata, molto presente nei dialetti e nelle parlate dell'Italia Meridionale e di molte altre parti d'Europa. Nel dialetto di Cirò Marina, a differenza di quello dell'autrice, tale segno fonetico non servirebbe in quanto sappiamo bene che la finale è in 'u', 'crustulu', al singolare, e in 'i' al plurale, benché la pronuncia della vocale finale sia in entrambi i casi quasi impercettibile.
Melomakarona: crustuli greci: 'una faccia una razza' dicono i greci....



3 commenti:

  1. Cirò Marina dovrebbe tenere in considerazione questi personaggi ed essere loro grato per come tengono vive le tradizioni e la storia del paese .
    Ho saputo più cose da lui che da tutti i ..cantori osannati di Cirò Marina.
    Personalmente lo ammiro e sono a lui grato per quanto mi .. insegna.
    Bellissima la descrizione dei crustuli e ci fa risentire il profumo della nostra terra, che si avvertiva per le vie cittadine quando le nostre mamme preparavano, appunto, crustuli, tardiddi, chinuliddi e le deliziose "" crispedde". Altro che panettone e pandoro !!!
    Grazie , Cataldo, con riconoscenza e ammirazione

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    1. Grazie a te e alle tue gentili e riconoscenti parole. E' un patrimonio comune, di ricordi e non solo, che anche tu rivendichi, come credo sia giusto fare. Auguri.

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  2. Catá, questo libro l ho comprato alla stazione di Paola per portar un regalo alla mia Paoletta!!! un mese fa...

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