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lunedì 8 aprile 2013

§ 011 080413 Vestivamo alla cirotana, 1.

    Del vestire degli sposi della classe di galantuomini non occorre parlare, poiché si siegue la moda; e del popolo l'antico costume va oramai dileguan-dosi: e perché fra un'altra o più due altre generazioni tal costu-me sparirà, ho voluto far disegnare quello che in pochissime ancor perdura, e che si osserva nella seguente figura alla me­glio ritratta dall'architetto D. Matteo Pignatari mio com­paesano, e che con tanta gentilezza ha voluto compia­cermi. E cominciando dalla testa, eccone la descrizione.


La pettinatura è a jette, o sia formandosi della capella­tura due trecce una a diritta ed altra a sinistra, e poi in­trecciandosi alla parte posteriore e sull'occipite con lun­go nastro rosso chiamato jettolo, per quanto son lunghe le due trecce, e con un palmo dippiù per ciascuna estre­mità, che serve poi a legarle ed annodarle con pomposetta cioffa. Si cuopre la testa col così detto ritorto, che è di musellino velato, o lino, che con semplice magistero si ripiega sull'alto della fronte e si rovescia sull'altra metà che pende sul collo: al vertice si appunta con spilla di oro. Orecchini, o pendagli, o così detti ciarcelli con­sistenti in grosso globetto d'oro attraversato da un filo di oro a cerchio. Alla gola cannacca detta tondo di cocci o globi d'oro, crocetta, e filetto a rosario d'oro sul petto, che vien coverto dal collare della camicia ricamato, e di più da fazzoletto bianco di musellina appuntato fra le poppe da spilla anche di oro sormontata da un uccelletto; l'abito detto vestito, di drappo fiorato in oro, fondo o turchino, o per lo più cremisi, sostenuto da una cinta larga al petto e colle così dette spallette, e corpo di drap­po: e questo abito soprapposto alla camiciola di panno scarlatto. Le maniche rotte ed allacciate in modo da far comparire tanto alla parte superiore la camicia, detta sot­tana pomposamente gonfiata e ricamata col così detto car­tiglio, quanto alla parte inferiore cioè ai polsi; con riccio ricamato detto cochiglia, appuntato con bottoncini di ar­gento. Fazzoletto bianco in mano, e paternoster con im­postali di oro e d'argento, crocifisso d'argento a filogra­no. Il grembiale o senale di molla color ceraso se il ve­stito è turchino, o viceversa, orlato di gallone in oro, alla cintura; il cinturino anche di gallone di oro. Anelli a monte d'oro; anello con pietra turchina, detto turchi­netto, e  fascetta; calzetta bianca, scarpe della stessa roba dell'abito con fibbie di argento lavorate a filograno.

                  Giovan Francesco Pugliese, Descrizione ed Istorica narrazione… volume II.
L'immagine in alto a destra è quella della sposa cirotana del XVIII secolo, ritratta dal Pignatari e descritta dal Pugliese (nel secondo volume della Descrizione...), alla quale ho aggiunto dei tags; l'altra immagine è tratta dal volume di E. Imbriani 'Vestiti e colori del Regno delle Due Sicilie', Capone Editore. L'immagine, opera dello svedese C.J. Lindstrom, risale alla prima metà del XIX secolo.

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