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sabato 21 maggio 2022

§ 352 210522 Quintino Farsetta: mastu Peppu.

 Ripropongo questo scritto, in ricordo del compianto Quintino Farsetta, che è stato ed è preziosa memoria della materia cirotana - e marinota in particolare - sebbene egli abbia vissuto gran parte della propria esistenza in terra di Lombardia, ma sempre con l'attenzione e con l'anima rivolte agli avvenimenti e allo sviluppo dei luoghi d'origine. Non indagherò in quale data Quintino ci regalò, sul nostro gruppo FB 'Note di dialetto cirotano', del quale è stato maggior animatore, questa chicca che qui riporto e che potrebbe valere come test di conoscenza della parlata cirotana, ma ancor più come banco di prova per ricordare il vero halitus di una vita paesana che ormai è stata soppiantata da altre forme di esistenza, da altri modi di vivere e di presentarsi in società.

Il quadretto disegnato da Quintino (manco a dirlo, si dilettava di pittura, fra le altre cose) è una concisa 'acquaforte', la chiamerò così, che presenta molti spunti per considerazioni lessicali, ma non solo: il 'fattareddu' ha una sua morale perfettamente in linea con i 'cunti' classici - in genere andati perduti - dei tanti aedi calabri muniti - quanto a tecnica e mezzi - solo di memoria e voce. La considerazione finale, l'epifonema, richiama le storie, i 'fattareddi', non solo dei nostri avi, ma degli avi dell'umanità, quelli che insegnavano raccontando, ma non voglio scomodare greci e latini, mi limiterò alla tradizione nostrana dei Giufà/Jogale che in un modo o nell'altro, quasi con una agnizione finale, vengono a capo di situazioni che faticano ad affrontare e devono perciò arrangiarsi per trovare una soluzione o una giustificazione (diciva c'u vinu un s'è de mazzicari).

Motivi lessicali: eva (varianti del verbo essere, quali sono?); culiata; a ru paisi; a Difisa (cos'è, dov'è); minava u passu; treino (refuso: traìnu; cos'è); gamma (assimilazione/dissimilazione); focigghja; ncinagghja; puppa e pruda; romaneddu; foredda; scanghatu (origini del termine); ririva (varianti); ragumava; a ricchja manca; a trumma; si ndringava; cannatedda (cos'è, a quanto corrisponde); un s'è dde mazzicari... ci si può riflettere.

Dimenticavo: l'immagine plastica di mastu Peppu che quannu minava u passu parìva na focigghja è straordinaria!

Grazie, Quintino e scusa se non sono riuscito a fare di meglio.

CatàvirAmurùs







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