Talvolta mi capita di essere fatto oggetto di domande circa la mia identità, riguardo alla quale non trovo nulla di particolare da dire. Sono io, punto. Conosco pochissime persone, altrettanto poche conoscono me. Tra le une e le altre, sono sicuro, posso annoverare amici della cui benevolenza mi sforzo di essere meritevole. Sono migliori di me, proprio secondo gli insegnamenti avuti in famiglia: 'mettiti con quelli migliori di te...', così mi dicevano i miei. Anche se non ho mai capito, sin da allora, come sia possibile frequentare solo persone migliori di sé stessi, senza creare un numero indicibile di reietti. Ho vissuto a Cirò Marina fino al 1979, cioè fino all'età di vent'anni, nutrendomi di ideali, sogni, speranze. Poi un giorno, in apparenza di punto in bianco, in realtà alla prima occasione, ho rincorso i sogni, gli ideali, le speranze, e di tutti insieme ho fatto strame. Il resto è la vita ordinaria di un ferroviere. Di quei sogni, ideali, speranze, evidentemente non del tutto estinti, ogni tanto riaffiorano parole e pensieri che per una ventina d'anni avevo represso con decisa precisione. Negli ultimi tempi mi concedo di annotare ancora qualcosa, qualcosa che tutto sommato tratta di ricordi o di avvitamenti verso il sogno. E' un problema mio... Spesso ricevo dei complimenti, molto benevolenti devo dire, soprattutto da parte di quegli amici di cui sopra. Li ringrazio, fanno sempre piacere, e i complimenti e gli amici. A volte mi domandano perché non pubblico qualcosa di mio, anzi, qualcuno si sta impegnando in tal senso, superando la mia ritrosia e strappandomi un consenso abbastanza risicato, più 'ni' che 'sì'. Non ho mai pubblicato nulla e volevo dirlo, giusto per non essere confuso con nessun altro. In fondo, magari solo un pochino, alla mia identità ci tengo... e devo dire che mi è costato non dimenticarmi.
E allora, a chi non mi conosce e me lo domanda, posso dire che sono solo un ferroviere che ogni tanto espone i propri pensieri, per nulla in cambio, ché ci mancherebbe altro, su questo blog come sull'altro 'sedimenti'.
Ciao.