Mio buon amico,
ai tuoi voti dedico queste mie stroliche considerazioni, chiedendoti venia della loro poca sostanza.
Abbimi caro,
e non curarti se altri attingeranno a queste mie note che a tanti potrebbero suonare come vuote fanfaluche, salvo alla bisogna profittarne. Cosa vuoi che sia? Già ne patimmo innanzi di rape e di rapine, e memori, e non stanchi, ancor ne sopportiamo tante...
Diceva Boezio:”istruire gli altri è assecondare il proprio talento”. Questa massima, che ti si addice perfettamente, l'ho ritrovata nell'opera "Vita di Gian Teso Casopero di Paolo Da Montalto ....Venezia 1535, f 2v" da te riportata in luce.
RispondiEliminaCome vedi, ho potuto citare ed era doveroso farlo, l'autore, il titolo del libro, l'anno e la pagina.
Se mi capitasse di citare qualcosa di tuo dovrei far riferimento al tuo blog che, ahimé, potrebbe non esistere fra qualche anno (speriamo che abbia lunga vita invece) e non so se sarebbe corretto secondo le regole di citazione della fonte bibliografica etc.
Ecco perchè secondo il mio personale punto di vista dovresti prima pubblicare e dipoi postare le tue lezioni non per nulla stroliche o cirogene.
Abbimi caro
Devo fare tesoro di quello che mi dici e consigli, mio buon amico, e spero di non deludere né te né gli altri buoni amici di quella nostra piccola congrega di cultori della materia 'cirogena'; del resto, ti ho promesso che ci proverò (e sono due cose, 'promettere' e 'provarci', che non faccio mai con superficialità, almeno nei miei intenti).
EliminaAvendoti caro,
tibi salutem maximam dico.