Spero che nessuno si abbia a male per questo mio ricordo che risponde alla pura verità. Il tutto avvenne più di quarant'anni fa. Lo propongo oggi, dopo tutte queste fandonie, in parte dovute al mondo che cambia e ai modi di comunicare che, seppure moltiplicatisi per numero e per portata, non molto aggiungono al reale senso della convivenza civile. Penso, in particolare, al diluvio di mezzi mediatici personalizzati, ai social, agli smartphone, a tweetter (twitter), e alle infinite possibilità di dire sciocchezze e reiterare aggressioni a chiunque. Oggi, in particolare, molti si scatenano alla caccia dei congiuntivi errati, degli errori sintattici, o grammaticali in genere, manco ci fossimo risvegliati tutti, come d'incanto, in un paese di finissimi grammatici... Non è che un partito è preferibile ad un altro solo perché si esprime meglio o è più capace di avvantaggiarsi (sempre pro domo sua) della propria preparazione, linguistica o di qualsiasi altro genere. A me, come i miei tre amici lettori possono vedere, mi sta passando anche la voglia di usarli, questi congiuntivi che ormai tutti usano, fino a scadere in un ipercorrettismo che è più deplorevole di un errore commesso in tutta onestà... chissà, forse meglio una onesta ignoranza, che una scaltra sapienza.
brillante.
RispondiEliminaGrazie per l'attenzione.
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