Nel luogo di un post che ha dato la stura, mio malgrado, ad una interminabile polemica della quale ammetto di non avere avuto e di non avere tuttora, forse, piena contezza, recupero questo spazio per dare la parola a due grandi: padre Giovanni Fiore da Cropani e Sant'Agostino (addirittura!), i cui insegnamenti dovrebbero giungere sempre graditi e riuscire, si spera, profittevoli. Le polemiche, come ben sa chi mi conosce, non mi si addicono, al pari dell'ingiuria, dell'invettiva o della mancanza di rispetto per chicchessia.
Della polemica di cui parlo, e le cui parole chiave sono 'cultura', 'sapere', 'roba cirogena' non voglio tornare a parlare: il frutto sterile delle polemiche produce solo inutili accanimenti, l'attaccamento al nulla o poco più, ma sempre in forma deleteria.
Correrebbe l'obbligo di fare alcune precisazioni, ma mi atterrò a considerazioni che non hanno nulla di personale, per quanto possibile.
Su questo blog ognuno può esporre, spero in forma gradevole o perlomeno educata, e comunque rispettosa, i propri commenti, con una impostazione diversa da quella di quei siti che prevedono una missiva indirizzata all'amministratore o chi per esso (un filtro che personalmente mi lascia un po' perplesso, ad essere sincero, ma questo non ha importanza). Le modalità per la pubblicazione di commenti su questo blog sono due (o forse tre, non ho voglia di controllare): con o senza l'approvazione preventiva di chi gestisce il blog. Su 'A vrascera' chiunque può postare un commento, poi, eventualmente, posso eliminarlo o lasciarlo: per correttezza elimino solo quelli che ritengo possano risultare offensivi verso terzi (escludo il sottoscritto, quindi, poiché credo di dover rispondere a chi legge). Nessun intento censorio, quindi, ma solo garbo (per quello che posso) nei confronti dei miei quattro-cinque lettori o di chiunque altro abbia a passare da queste righe. In estrema sintesi: i commenti al post in oggetto sono stati eliminati dopo aver atteso invano che giungessero eventuali repliche. Non essendo pervenute, nei giorni successivi alla pubblicazione dei commenti, repliche ai medesimi, ho eliminato il tutto, cioè lo scritto e gli annessi commenti.
Per quel che concerne il resto delle accuse, me ne farò una ragione: per quel che mi riguarda la polemica è veramente chiusa, anzi, a dirla tutta, non è mai esistita.
Ora chiudo davvero, facendo finta di non sapere nulla di ferrovie, dopo circa quarant'anni di servizio, facendo anche finta di non intendere gli inviti per nulla velati a 'recarmi a quel paese', facendo anche finta di cosa sia quel dire e non dire di manzoniana (ma non solo) memoria che nell'arte retorica si chiama 'preterizione', solo rammaricandomi l'indispensabile, quel tanto che basta, perché dall'ultimo appunto apparso su Cirò Altra, mi sembra di capire che 'la Vascera' sia paragonata ad una dimora per maiali (diciamo così...) e di questo mi scuso coi miei quattro-cinque lettori per le loro oltre quarantamila visualizzazioni: non immaginavo proprio!
PS: anche a me hanno consigliato vivamente 'di chiuderla qui', questa 'cosa' di cui nemmeno ero al corrente... ma al sotttoscritto non servivano consigli: per natura non inseguo e non seguo polemiche.
Ad ogni modo, roba cirogina, come mi è stato spiegato, non significa in nessun modo 'roba di m...', ci mancherebbe altro! Poi, ognuno è libero di interpretare come più gli aggrada qualsiasi espressione, almeno spero.
Cirò Marina, 17 agosto 2016.
Le parole dei Grandi non dànno scampo; pure, tanto spesso, sono quei Grandi che ammettono, con straordinaria umanità, repliche, acciocché congiuntamente si dissipino i dubbi, si sciolgano quei rovelli che inducono a meditare, correggere, limare... Cito, con devoto riguardo, questi Grandi, alcuni pensieri dei quali un 'esploratore primo' della nostra terra, padre Giovanni Fiore da Cropani, ha raccolto in questo suo paragrafo.
State bene.
Nessun commento:
Posta un commento